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Considerazioni

La matrioska, filosofia e metafora di vita
 Un mistero racchiuso in un enigma
Come ho scritto nella pagina Storia le origini di questo simpatico e curioso oggetto sono lontane. La matrioska ha attraversato il burrascoso secolo che l'ha vista nascere nella Russia degli Zar e passando indenne per il lungo periodo comunista, giungere ai giorni nostri restando fedele alle sue tradizioni, alle sue forme ed ai suoi disegni.
Come questo sia stato possibile è uno dei misteri che racchiude in se la matrioska che essendo nata come giocattolo già inglobava in se la natura misteriosa del "gioco" che è una forma di espressione e di comunicazione propria delle forme di vita più evolute ed anche più"pure" perché legate all'infanzia.
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 Archetipo di madre universale
La scienza, con le prove documentali raccolte, e le due grandi religioni monoteiste, con i loro principi dogmatici, sono concordi nell'affermare che tutta la razza umana ha avuto origine da un'unica donna nata 150.000 anni fa nell'attuale continente Africano, e dalla quale noi tutti discendiamo.
La matrioska può essere vista come l'archetipo di questa "Eva primordiale" perché da questo seme (e non a caso la matrioska più piccola si chiama così) sono poi nati e cresciuti tutti i figli succedendosi l'un l'altro sino ai nostri giorni, e l'umanità stessa può essere vista come una enorme matrioska, perché all'interno di ogni individuo possiamo trovare qualcosa di chi era prima di lui e senza il quale non sarebbe mai potuto esistere, e così via di matrioska in matrioska fino a trovare "l'input" originario da cui tutto ha preso il via.
 L'albero della vita
Come ho scritto sopra, la più piccola si chiama "seme", e dai piccoli semi nascono i grandi alberi.
Se ne tagliamo il tronco possiamo vedere i cerchi che indicano come per ogni anno l'albero si sia sviluppato fino a raggiungere le dimensioni attuali, e una matrioska aperta con tutti i suoi pezzi all'interno, rende perfettamente l'immagine dei cerchi concentrici che stanno ad indicare il processo evolutivo e come ogni elemento più esterno non sia un qualche cosa di estraneo e separato dagli altri, ma sia un accrescimento del pezzo più piccolo contenuto al suo interno.
Per similitudine la metafora dell'albero che cresce con i suoi cerchi e della matrioska aperta con i suoi pezzi all'interno, può essere trasportata all'essere umano; il neonato diventa bambino, poi ragazzo e poi uomo, ma ognuno di questi passaggi evolutivi non sostituisce quelli precedenti lasciando solo un ricordo che lentamente si cancella dalle menti, ma dentro ad ogni uomo, consciamente o inconsciamente, sono sempre presenti i "pezzi"precedenti fino ad arrivare al primo con la sua genesi.
 Ying e Yang
Anche questo antico e fondamentale concetto della filosofia cinese lo posiamo ritrovare espresso nella matrioska.
Yin e yang sono contrapposti ma anche interdipendenti perché in ognuno di essi vi è la radice dell'altro. Lo yin si fonde nello yang come la matrioska più piccola si fonde in quella più grande, e affinchè tutto sia armonico l’equilibro dei due simboli deve essere perfetto, così come quello della matrioska che per potersi contenere l’un l’altra deve avere pezzi che si congiungono e si combaciano perfettamente tra di loro.
Yin e yang è anche trasformazione (la notte in giorno, il freddo in caldo ...) come trasformazioni sono tutti i pezzi che compongono una matrioska.
 Come nasce una collezione
La mia prima matrioska mi venne regalata da mio padre quando avevo 7 o 8 anni. Fu un regalo di Natale non di quelli fatti a caso, ma fui proprio io a volerne una.
Come mai una matrioska e non un trenino o una automobilina non lo so.
Non conosco quale inconscio motore mi spinse verso quella curiosa richiesta, ma tant’è che ebbi la mia prima matrioska che tuttora conservo.

Poi non si parlò più di matrioske sino al 1989, quando quasi trentenne mi ritrovai a passare il capodanno ad Istanbul e girovagando per il bazar vidi una matrioska che acquistai.
Anche qui non so spiegare perché tra un tappeto ed una scatola di pistacchi la comperai, ma questa divenne la seconda matrioska della nascente futura collezione.

Poi, non potendo più viaggiare, la collezione subì uno stop lungo ancora alcuni anni, fino ad arrivare alla metà degli anni 90 dove un giorno mentre viaggiavo in auto, fui attratto da una roulotte ferma ai bordi della strada con un tavolino davanti con sopra alcuni oggetti tra i quali mi parve di riconoscere una matrioska.
Girai l’auto e ritornai indietro. Si trattava di una coppia proveniente da un paese dell’Est che stava cercando di vendere delle povere cose per guadagnare qualche soldo.
Comperai la matrioska, era di modesta fattura, ma allora non ero ancora in grado di giudicarle e si può dire che da questo momento lentamente iniziò la mia collezione.

Negli anni seguenti entrai in possesso di altre matrioske portate in regalo da amici che le avevano comperate nei loro viaggi all’estero, ma la “vera” collezione, quella fatta di pezzi artistici e di un certo pregio, si può dire iniziata nei primi anni del 2000 con la diffusione di questo straordinario strumento che è internet che ti permette di vedere e avere il mondo intero direttamente nella tua casa.
 
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